Discarica Sardone
La discarica
Storia e gestione della discarica di Sardone: dallo sviluppo alla chiusura definitiva
La discarica di Sardone, nel comune di Giffoni Valle Piana, fu realizzata in periodo emergenziale direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei ministri attraverso i poteri attribuiti al sub commissario. Dal gennaio del 1998 al dicembre del 2000 accolse 286.897 tonnellate di rifiuti. Fu riaperta nel novembre del 2006 e fino a gennaio del 2007 vi furono sversate altre 119.414 tonnellate. La gestione passò poi alla Provincia fino ad arrivare ad Ecoambiente Spa, che si è vista confermare l’incarico anche dall’Eda Salerno subentrato alla Provincia.
A Sardone sono stati già svolti i lavori di riprofilatura della copertura superficiale della discarica e di miglioramento del sistema di regimentazione delle acque meteoriche; il biogas prodotto dalla degradazione anaerobica dei rifiuti, essendo poca la percentuale di metano, viene captato con dei pozzi e bruciato con una torcia.
Ecoambiente ha realizzato il progetto di fattibilità tecnica ed economica finalizzato alla messa in sicurezza, alla rinaturalizzazione del sito e alla chiusura definitiva. Per Sardone si tratta di un completamento per il quale si prevede una spesa complessiva di circa 385 mila euro.
Il progetto prevede interventi di rivegetazione con inerbimento e piantumazione di specie vegetali autoctone. Previste, inoltre, opere di regimentazione delle acque, l’installazione di un sistema di videosorveglianza e di illuminazione con alimentazione fotovoltaica e l’installazione di prefabbricati adibiti ad uffici e servizi.